“Non si può non comunicare”, questo è uno dei dogmi della comunicazione. Non esiste infatti la “non comunicazione” in quanto il comportamento non ha il suo opposto: l’attività o l’inattività, le parole o il silenzio, hanno tutti il valore di un messaggio. Pertanto tutti gli esseri viventi comunicano, tutti hanno bisogno di dare e ricevere informazioni per sopravvivere. E gli esseri umani, a differenza degli altri esseri viventi, hanno sviluppato la comunicazione verbale che però non è sufficiente a realizzare un rapporto relazionale completo.
La comunicazione non verbale e paraverbale riesce a completare la caratteristica “denotativa”, cioè la concretezza della realtà espressa dalla comunicazione verbale, con la sua caratteristica “connotativa” cioè con la sua funzione di trasmettere emozioni, sentimenti che vanno oltre la semplice denotazione della realtà. La comunicazione non verbale e paraverbale offre una ricchezza straordinaria di segni sul piano emozionale e rappresenta il canale principale per esprimere e comunicare le emozioni.
Infatti, spesso le informazioni verbali sulle emozioni incontrano alcuni limitazioni sia per il fatto che non è sempre agevole riconoscere e dare un nome appropriato alle proprie emozioni e ai propri sentimenti, sia per il fatto che l’espressione dell’emozione richiede un grado di immediatezza espressiva che la comunicazione verbale non permette.
Pertanto, malgrado sia difficile esserne sempre consapevoli le interazioni vengono stabilite, sostenute e interrotte proprio attraverso i segnali non verbali e paraverbali.
La comunicazione quindi si sviluppa su due piani: il piano del contenuto e il piano della relazione.
Nello specifico, la comunicazione verbale ha la funzione di esprimere i contenuti del messaggio, mentre la comunicazione non verbale e paraverbale veicola le tonalità affettive della comunicazione e il grado di comprensione delle informazioni ricevute. Non possiamo inviare un messaggio di contenuto, senza nello stesso tempo co-inviare un messaggio affettivo-emotivo di relazione.
La comunicazione procede attraverso la condivisione dei contesti informativi delle persone che interagiscono. Contesti caratterizzati da aspetti di contenuto (comunicazione verbale) e da aspetti di relazione (comunicazione non verbale e paraverbale), con l’obiettivo di strutturare un contesto informativo condiviso che comprenda i significati dagli interlocutori.
La comunicazione è condivisione di significati espressi e condivisi attraverso i canali fondamentali della prassi comunicativa: verbale, non verbale e paraverbale.
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