La mia storia

Saper comunicare significa saper VENDERE

Comunicare non significa gridare più forte.
"A fare ciò che si è sempre fatto, si otterrà ciò che si è sempre avuto".
Sembra un paradosso, ma la gente, le persone, hanno voglia di novità; ma perchè allora hanno timore dei cambiamenti?
In questi giorni, sto vivendo una particolare situazione con un'azienda che nonostante sia affermata sul mercato, molto conosciuta, ha molta difficoltà a programmare un cambiamento. Diventa molto importante per l'azienda in questione, ma più in generale, per tutte le aziende, essere consapevoli che lo scenario competitivo in cui operano, tende a cambiare molto più velocemente rispetto agli anni precedenti. Oggi l'azienda, diventa brava, diventa leader nel suo mercato di riferimento, non solo se produce qualità nei suoi prodotti, non solo se ha un'ottima rete vendita, non solo se forma bene i suoi uomini, ma anche se sa comunicare.

Comunicare, non significa solo "parlare" con i propri clienti (caso mai quello è informare), ma, e soprattutto, saper ascoltare il "mercato" e trarre le giuste considerazione. Qualcuno potrebbe sostenere che in queste mie parole c'è dell'ovvio. Ma posso assicurarvi che così non è.

Il successo dell'impresa moderna è legato alla capacità di comunicare in modo distintivo più che alla commercializzazione del prodotto o dei servizi. La comunicazione non deve e non può più essere solo una funzione aziendale con degli addetti ai lavori separati dagli altri ma diventa una leva strategica di business e una politica di marketing per vincere sui mercati. 

Si parla di COMUNICAZIONE ovunque, viene "prodotta" in ogni settore: dalla finanza, alle risorse umane, dai fornitori alle comunità locali, dall'ambiente alla politica.

Attraverso questa nuova concezione della Comunicazione Integrata l'impresa getta strategicamente le basi per costruire, consolidare o difendere un Sistema Integrato di Relazioni con i vari pubblici: clienti, media, dipendenti, fornitori, associazioni, ecc.

2 commenti:

  1. Hai ragione, ma se me lo permetti farei alcune precisazioni, comunicare fa rima con informazione ma quanti sanno veramente ascoltare?...Oggi come ieri poche aziende non hanno fatto informazione, hanno fatto comunicazione veicolata ad una funzione specifica, attirare addomesticando il consumatore, convincendolo a perseguire l'obbiettivo aziendale e non ascoltando le reali esigenze del consumatore stesso, quindi non hanno ascoltato le opinioni i pareri, ci basiamo su freddi grafici che passano in slide infinite riunioni, manager strapagati che si dilettano in calcoli percentuali con dati forniti da chi? da cosa? quanto veritieri sono?..ma quanti hanno veramente ascoltato?Tutti parlano ma pochi ascoltano...
    Un grande comunicatore è quindi un grande ascoltatore!

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    1. Condivido le tue osservazioni, Roberto. Infatti, quando tu parli di statistiche, dati e percentuali è buona norma fornire anche la fonte da dove sono estrapolati quei dati. Se è un BUON marketing manager, questa citazione la fa!
      Ti ringrazio per il tuo commento :-)

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