La comunicazione strategica, indispensabile e misurabile

Come in guerra, più che mai la comunicazione strategica
determina le reazioni "del nemico" o "dei clienti"

Abbiamo parlato spesso in questo blog della comunicazione in azienda e come strumento "per vendere" (cliccare comunicazione nel motore di ricerca interno per leggere tutti gli articoli) e mi piace continuare su questo argomento perchè la società odierna è sempre meno la società "del fare" e sempre più società "del vendere". Questo significa che risulta decisivo accendere la luce sul prodotto, sul progetto, sulla propria azienda. Se non lo si fa, prima o poi il fallimento è assicurato.

D'altra parte, nel corso degli anni molto si è modificato
compreso anche la tipologia della comunicazione nel punto vendita. Negli anni '50, per acquistare un elettrodomestico si andava nel negozietto sotto casa, dove c'era il proprietario che ci spiegava le caratteristiche di un apparecchio di due marche al massimo. La scelta poi sarebbe verosimilmente caduta sul prodotto con il miglior vantaggio economico offerto dal proprietario e con magari un pagamento dilazionato.

Oggi la situazione è completamente modificata. Ci sono i megastore dove si evidenzia subito una carenza di personale e, al contrario, vi è una sensibile proliferazione di marche e modelli. LA SCELTA E' AFFIDATA TOTALMENTE AL CONSUMATORE E VIENE SUBORDINATA SOPRATTUTTO ALLA MARCA, CIOÈ A TUTTI QUEI VALORI CHE DI BASE IL LOGO TRASMETTE.

Ed è per questo che oramai tutti i soggetti economici considerano il valore del marchio un asset aziendale strategico e rilevante. Anche perchè la pubblica opinione è sempre attenta e considera certe cose molto più importanti di prima. In passato, per esempio, la prima pagina dei giornali era completamente dedicata alla cronaca nera, mentre invece l'economia era relegata in fondo poichè non attraeva i lettori dell'epoca. Oggi la situazione si è capovolta: l'economia occupa le prime pagine dei giornali, poichè la gente mastica di Bot, fondi, Borsa, spread e altri argomenti ritenuti oscuri alla maggior parte dei lettori sino a qualche anno fa.