Abbiamo
parlato di TQM (Gestione Totale della Qualità) e di cosa e come fare per
ottenere processi con valore aggiunto dalla nostra azienda.
Ci viene da
chiederci: la qualità, nasce dall’alto o dal basso? A mio avviso è un incontro
di volontà ma è certo che se il MANAGEMENT
non la propugna e sostiene sarà difficile per la STRUTTURA applicarla, viceversa, un management convinto, per avere
partecipazione, dovrà essere in grado non solo a parole di trasferirla alla
struttura ma sostenerla nei fatti e in caso di errore avere il coraggio di
affrontarli come momenti di crescita reciproca.
Pare che in
Giappone se un operaio sbaglia, il suo capo gli chieda scusa; la non qualità è
vissuta
come una sconfitta, se subisci una sconfitta perché qualcuno non ti ha
spiegato bene oppure non ti ha dato tutti gli elementi necessari per non
sbagliare, l’errore è suo, del capo, e non del collaboratore.
Laddove la
catena di responsabilità è chiara e sono chiari i ruoli, allora la possibilità
di errore c’è ma l’errore si affronterà come momento di crescita e non di
giudizio.
La cosa
peggiore per una azienda è quando, non essendoci fiducia nel capo, gli errori
vengono nascosti. Un errore nascosto è una occasione di crescita e
miglioramento mancati. Un errore nascosto è una “non qualità” che rischia di
finire in mano al cliente, sicuramente è uno spreco a 360° (energie, materie
prime, ore di lavoro)
Ma quando
vengono nascosti gli errori? Quando il collaboratore non percepisce il capo
come alleato ma come nemico o potenziale nemico. Il ruolo del
capo è quello di definire le regole del gioco, presidiare che tutti le
rispettino, ma rispettarle lui per primo ed intervenire in modo integro (cioè
NON FALSO) nei confronti dei collaboratori.
Se attiverà
meccanismi virtuosi di comunicazione
che non siano solo di impartire regole ma ascoltare
i collaboratori si attiveranno quelle modalità positive, per cui il
collaboratore contribuirà a migliorare i processi e ad appoggiare quanto il
Capo richieda.
La qualità nasce nella testa per poi essere messa in pratica dalle braccia, come il pensiero che diventa azione, non c’è qualità solo con la testa, non c’è qualità solo con le braccia. E’ l’insieme armonico e strutturato delle due componenti che dà la Qualità.
Senza fiducia
e coinvolgimento, non ci può essere qualità. Da qui, la frase di quel bel film
per bambini in cui ad un Capo che non riconosce come suo un errore fatto da un
collaboratore viene detto: “Prima regola del comando: È SEMPRE COLPA TUA!”.
Nessun commento:
Posta un commento