La mia storia

Se critichi i top managers non sei un leader

Un vero leader direbbe "NOI"
Ecco una grande tentazione: prendere le distanze dai propri superiori. Potresti farlo per ottenere il favore dei tuoi collaboratori e creare un vincolo vittimistico all'interno del team, ma non funziona. Infatti, così facendo, finiresti per guastare la fiducia del tuo team e comunicheresti tre messaggi che risultano dannosi, molto dannosi, per il morale e la motivazione:

  1. Non si può avere fiducia in questa organizzazione.
  2. La nostra stessa dirigenza, è contro di noi.
  3. Il nostro team leader è debole e senza poteri all'interno dell'organizzazione.
Ciò conduce non solo ad un tipo di legame tutt'altro che piacevole, ma anche a problemi di profonda sfiducia e ulteriore mancanza di rispetto per l'integrità dell'organizzazione. Si può parlare tacitamente dei superiori (roteando gli occhi quando viene menzionato il suo nome) o apertamente (dicendo per esempio: " non so perchè succede questo, nessuno mi consulta sulle politiche aziendali, forse perchè sanno che non sarei d'accordo).

Questo errore è reso ancor più grave dal pronome "loro" o "lui" ("Loro non vogliono che noi facciamo...", "lui non capisce cosa voi ragazzi state sopportando...").

Questi pronomi, se usati eccessivamente, presto diverranno un "dispregiativo" rafforzando l'idea che voi siete delle vittime incomprese. 

Un vero leader ha il coraggio di rappresentare la direzione superiore, non di indebolirla, e mai userebbe "loro" per riferirsi ai dirigenti di grado superiore. 

Un vero leader userebbe "NOI"!!!

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