Il mercato internazionale rappresenta un'opportunità per le aziende ma anche una scelta di strategie che variano da Paese a Paese. |
Innanzitutto va ricordata la crescente integrazione economica a livello internazionale che genera interdipendenza fra Paesi: ciò determina una progressiva riduzione delle barriere alla libera circolazione di beni e servizi, di capitali, di persone e di conoscenze.
Quindi le aziende di oggi dovranno confrontarsi con uno scenario allargato non solo per quel che riguarda gli sbocchi di mercato, ma anche per i canali di approvvigionamento, le conoscenze, le tecnologie di riferimento.
Pensiamo al mercato dell'auto: Le previsioni dicono che in India si producano da 300.000 a 500.000 auto al prezzo di vendita di 2.500 dollari. Questo sta provocando una serie di reazioni da parte di tutti i produttori mondiali di auto, che si stanno orientando su soluzioni di prodotto capaci di contrastare tale nuova concorrenza.
Va peraltro sottolineato come, oltre che con nuovi concorrenti, una prospettiva di mercato internazionalizzata richieda di confrontarsi anche con nuovi clienti e nuove regole della concorrenza.
Ogni Paese presenta profonde diversità per quel che riguarda caratteristiche dei clienti finali ma anche di quelli intermedi: cambiano le tipologie di intermediari, cambia il loro comportamento, cambia il modo in cui ci si deve rapportare a essi, seguendo regole e consuetudini diverse da un Paese all'altro. Mutano i canali distributivi a livello internazionale, con sequenze di operatori che variano e che richiedono di volta in volta di adeguare gli strumenti di marketing.
Per analizzare da quali paesi cominciare con l'internazionalizzazione, clicca qui e...buona continuazione.
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