Una volta avuto l'incarico, il compito diventa mio! |
McKinley, il Presidente degli Stati Uniti, doveva ad ogni costo mettersi rapidamente in contatto con lui. Che fare?
Uno dei collaboratori del Presidente diede un consiglio: "Io conosco un uomo che riuscirà a trovare Garcia. Il suo nome è Rowan".
Il presidente fece venire questo Rowan e gli
porse una lettera dicendogli: "Consegnate questo scritto al generale Garcia e portatemi la sua risposta". Rowan rispose: "Si, Signor Presidente, sarà fatto".
Come Rowan abbia raggiunto, in barca, dopo quattro giorni di nebbia, le coste cubane, come si sia addentrato nella giungla e come, dopo tre settimane di cammino nel territorio nemico, abbia portato a termine la sua missione, sono particolari che in questa sede sono poco interessanti e sui quali non ci dilungheremo.
Quello che più ci interessa è il fatto che Rowan, prendendo in consegna lo scritto, abbia detto semplicemente:
"SI, SIGNOR PRESIDENTE, SARA' FATTO".
Non aveva fatto domande alle quali nessuno avrebbe potuto dare una risposta. Non aveva chiesto: dove si trova esattamente Garcia? Come arriverò sull'isola? Dovrò affittare o comprare una barca? Come farò a cerare un uomo nella giungla? Come attraverserò le linee nemiche senza farmi scoprire?
Probabilmente, la ragione per cui ancora oggi si parla di Rowan non risiede tanto nel fatto che egli abbia portato il messaggio al generale Garcia, episodio già di per sè eroico, quanto per il modo in cui assunse l'incarico e per come riuscì a districarsi da solo in tutte le difficoltà.
DAL MOMENTO IN CUI RICEVETTE IL MESSAGGIO, IL PROBLEMA DIVENNE SUO.
Ciò di cui abbiamo appena parlato, lo giudicate un comportamento normale? Riscontriamo spesso in noi stessi e negli altri un simile modo di agire?
Qual è il comportamento più frequente che più riscontriamo nella maggioranza delle persone quando viene loro affidato un incarico importante, gravoso o difficile?
Spesso tentano di sottrarvisi, di tergiversare; impegnano una grande quantità di tempo e di energie proprio nel perdere tempo e nel farne perdere agli altri, descrivono minuziosamente tutte le difficoltà cui dovranno andare incontro, tentano di convincere se stessi e gli altri che non ce la faranno mai, fanno domande inutili che servono solo a posticipare l'azione o addirittura non portare a buon fine l'incarico.
Meditate gente, meditate!!!
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