Il piano di comunicazione va creato, gestito, controllato e verificato |
Il piano di comunicazione può essere "preliminare", se si tratta di un primo approccio strategico, o di un piano "operativo", se scende nella fattibilità tecnica e nei dettagli logistici delle attività e degli strumenti. Il percorso metodologico che porta alla progettazione e alla costruzione del piano di comunicazione prevede quattro macrofasi.
Si tratta di un percorso a tappe che ricorda anche le dinamiche e le tecniche che regolano, e non a caso, la relazione amorosa di conquista tra due persone:
- Brand & Market Insight: è la fase iniziale di analisi di mercato, dei concorrenti e degli stakeholders. E' il: "Dove siamo?", "Chi ci interessa?"
- Strategy & Planning: L'analisi strategica, la creazione dell'idea e la costruzione di alleanze: "Come procediamo?", "Che cosa ci inventiamo?"
- Management & Control: l'implementazione operativa delle attività, il controllo di gestione del budget: "Che cosa facciamo?", "Quanto ci costa?"
- Return & Evaluation: misurazione dei risultati e impatto in termini di vendite, notorietà e reputazione: "Come è andata?", "Ne è valsa la pena?"
Nella redazione di un piano di comunicazione si susseguono e si incrociano attività di raccolta di informazioni (briefing, indagini interne ed esterne), attività di analisi (scenario competitivo, strumenti di media relations, campagne pubblicitarie), generazione di idee creative (eventi, concorsi, campagne) e azioni di misurazione dei risultati (articoli della rassegna stampa, visitatori on-line, contatti televisivi, partecipanti agli eventi ecc.)
Grazie, molto interessante, sintetico e chiaro
RispondiEliminaCiao Patrizia, Grazie per il tuo commento. Esso è esaltante ed allo stesso tempo evidenzia le caratteristiche di una approvazione del contenuto.
RispondiEliminaCi sono altri temi legati alla comunicazione nel blog. Chissà se ne vale la pena dargli un'occhiata.
Marcello ;-)