Come scegliere il nuovo assunto. Meglio le capacità personali o quelle professionali?

Mettere per iscritto la lista dei desideri di
come si vorrebbe il nuovo assunto
Molte decisioni di selezione del personale partono con il piede sbagliato perchè l'azienda non ha chiarito bene cosa vuole dal nuovo assunto. Per esempio, le diverse persone con cui quest'ultimo dovrà interagire (o che hanno voce in capitolo nella selezione) avranno le loro idee sul profilo del candidato ideale.

Considerate il caso ipotetico di un'azienda che voglia riempire una posizione vacante di progettista ma che non abbia ancora raggiunto un consenso unanime sulle caratteristiche-chiave del candidato.

Il direttore di R&S vuole un collaboratore esperto, che abbia lavorato a lungo presso uno dei maggiori concorrenti. Il direttore finanziario preferirebbe un brillante (e meno costoso) neo-ingegnere. Il direttore marketing insiste per l'assunzione di una persona che abbia una certa esperienza nel marketing e sulle linee di prodotto in essere. Dal canto suo il
diretto superiore della persona da assumere, cioè colui a cui dovrà rispondere del suo operato, vuole un
collaboratore di buone "capacità di relazione interpersonale".

Il povero candidato che incappa in questa situazione (e non abbiamo inserito le caratteristiche che richiede la proprietà, i figli del titolare, ecc.) è messo davvero male! Per evitare una simile confusione, provate ad adottare questa procedura:

  • chiedete a tutti coloro che dovranno interagire con il nuovo assunto di mettere per iscritto esattamente quelle che ritengono essere le caratteristiche del candidato ideale;
  • riuniteli intorno a un tavolo e discutete apertamente le diverse "liste dei desideri";
  • decidete insieme quali dovranno essere i requisiti prioritari;
  • create un nuovo elenco dei requisiti approvati da tutti;
  • ricercate scrupolosamente quei requisiti in sede di valutazione dei candidati.

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