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9 Punti per Raggiungere la Qualità Totale in Azienda

Abbiamo parlato in un post precedente di qual è il patrimonio più importante per un’azienda (clicca qui)
Parliamo adesso della qualità. Non intesa solo come qualità del prodotto ma come qualità totale dell’azienda. Perchè la Qualità Totale non passa mai di moda.
La TQM, Total Quality Management e la teoria su cui si basa è oramai vecchia di decenni ma ancora, purtroppo, molto poco divulgata e capita.
Le imprese che in Italia la applicano con convincimento sono pochissime e sicuramente le imprese che la applicano sono imprese di successo.
Sembra roba da altro mondo, quella che in gergo si chiama Qualità Totale, in realtà è quanto di più di buon senso ci sia; purtroppo però, il buon senso è poco di moda soprattutto quando gli imprenditori pensano che gli stai proponendo della “utopia”, in genere la risposta è:”si belle cose... ma si possono applicare in altri settori, nel nostro no!”. Peccato che sia applicabile in qualsiasi settore, dai servizi alla produzione di beni di largo consumo.

Spingere all'azione. Come motivare correttamente le persone

Motivare: dare un motivo far fare qualcosa, spingere all’azione.
Gli esseri umani sono un coacervo di idee, sentimenti e valori e aspirazioni, capacità, ma anche, bisogni (espressi o inespressi), timori e azioni. Possiamo sintetizzare  un individuo come Cervello (idee) - Cuore (sentimenti) - Braccia (azioni).
Motivare gli individui, cioè chiedere agli altri di “muoversi” attivando le capacità e le proprie forze per ottenere risultati, senza pensare ai valori-aspirazioni e bisogni-sentimenti sarebbe come pensare al proprio business senza ragionare attorno al contesto di riferimento. Sarebbe come vivere la propria azienda, pensarla, come un microcosmo avulso dalla realtà circostante. Pensarla così, sarebbe da folli.

I 10 Principi che aiutano la motivazione e il coinvolgimento dei dipendenti

Le indagini sul personale sono di solito molto utili per stabilire se il personale della vostra azienda è motivato ​​e quindi da il meglio si sè. A parte le informazioni che i questionari rivelano, il processo di coinvolgimento e la consultazione del personale è, di per sé, estremamente utile e motivazionale  (vedi l' 'Effetto Hawthorne'). Mentre l'indagine sarà unica per i dipendenti di ogni azienda, per il vostro settore e per la vostra cultura, alcune linee guida generali utili si applicano alla maggior parte delle situazioni. Anche se non esaustivo, i seguenti dieci punti possono aiutare a coprire le principali aree e aiutare all'accertamento dei fatti, piuttosto che fare ipotesi sulla motivazione, quando creerete il vostro questionario aziendale sulla motivazione dei dipendenti.

L'importanza della scelta delle parole

La scelta delle parole è importante quando parliamo ad un pubblico
o quando parliamo al nostro staff. Esse possono già, da sole,
determinare il successo o il fallimento del nostro obiettivo.
Se il vostro fine è quello di persuadere qualcuno, non sottovalutate l'importanza di una scelta accurata delle parole da utilizzare.

Abbiamo già parlato nel precedente post della persuasione e continuiamo il discorso dicendo che le parole adoperate possono influire sulla decisione dei vostri interlocutori di accettare o di scartare la vostra proposta.

Dovreste usare parole affermative, assertive e corrette, che dovrebbero stimolare la collaborazione altrui a generare fiducia. Per esempio una cosa da dire sarebbe: "Quando finirai il tuo report festeggeremo andando fuori a mangiare una pizza" invece di "Se finirai il tuo report festeggeremo andando fuori a mangiare una pizza". Un altro esempio potrebbe essere: "Per voi questo rappresenta un accordo molto più

Cercare un nuovo lavoro. Come valutare se stessi

Provate a presentarvi ad un colloquio con
l'entusiasmo che mostra questo tizio. E
quel lavoro, sicuramente non sarà vostro
La crisi c'è. È un dato di fatto. E in molti hanno perso il proprio lavoro, anche persone che erano "li" da una vita. Il problema colpisce maggiormente i ragazzi al di sotto dei 30 anni, ma non dimentichiamoci degli over 40. E allora, che fare? Come cercare un nuovo lavoro? a chi rivolgersi? Ma soprattutto, bisogna procedere ad una valutazione se stessi.

Le persone che ci conoscono meglio sono di solito ottime fonti di informazioni sui nostri interessi professionali, i nostri valori e le nostre competenze.

Se immaginate voi stessi come il CEO della "vostra crescita professionale", potreste considerare queste persone come il vostro "consiglio di amministrazione".

Usate ciascuna delle seguenti attività per costruire una conoscenza di voi stessi con l'aiuto del vostro consiglio di amministrazione personale. Consultate i vostri colleghi e chiedete loro: "qual è la mia reputazione in azienda? Per che cosa sono conosciuto principalmente?"

Il commitment verso un obiettivo comune

Perseguire l'obiettivo è come seguire un corso di fiume;
prepararsi a superare tutti gli ostacoli che si incontreranno
La visione comune dell'obiettivo è estremamente importante, ma i team veramente efficaci fanno un passo in più. I loro componenti condividono un commitment verso l'obiettivo. Non è sola abnegazione ma un forte senso di motivazione unito a un forte impegno. C'è una grande differenza tra comprensione e commitment. La comprensione serve per fare in modo che le persone  sappiano in che direzione muoversi; il commitment è una qualità viscerale che li motiva a svolgere il loro compito, e a continuare a impegnarsi quando il gioco si fa duro.

Pochi team hanno affrontato condizioni più dure del team di esploratori guidato da Lewis e Clark. Ogni

Ispirare fiducia

Anticipare il successo è un modo per ispirare fiducia
Come si fa ad ispirare fiducia negli altri? La risposta è semplice: basta essere se stessi e credere in se stessi.

L'autostima è determinante per riuscire a convincere gli altri. Nessuno, o quasi, accetta proposte da venditori insicuri o scarsamente motivati, se non per prodotti indispensabili e urgenti. Per vendere con successo bisogna essere convinti di saper riconoscere e soddisfare i desideri dei clienti meglio dei concorrenti. Di seguito sono elencate delle modalità per ispirare fiducia ai vostri clienti:

  1. Credete nelle vostre parole. Cercate di avere fiducia in ciò che dite e le vostre affermazioni si realizzeranno. Per esempio, ripetete a voi stessi: "Sono una persona di cui ci si può fidare perchè vendo vantaggi ai miei clienti" e questa diventerà la vostra regola.

Considerare il lavoro come la panacea di tutti i mali

Avete mai visto un orologio all'interno di un casinò?
Il saggio e anziano sovrano ha colpito nel segno: "Quando gli uomini impareranno che se vogliono occupare un posto al sole dovranno aspettarsi qualche vescica, avranno realizzato i loro sogni".

Il lavoro è il prezzo che sosteniamo per viaggiare nelle strade del successo. Possiamo stare attenti a non rimetterci anche la camicia, rimboccandoci le maniche. Molte persone credono che il successo dipenda dalle ghiandole, e hanno ragione se si riferiscono alle ghiandole sudorifere.

Non importa quanto possa essere scorrevole e facile il viaggio, alcuni resteranno indietro. Allo stesso modo, per quanto sia arduo andare avanti, certe persone avanzeranno con decisione. Come afferma un vecchio detto: Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare.

Ho sempre sostenuto, e con me molte altre persone molto più autorevoli, che il lavoro dovrebbe essere

La mente di cemento

La mente è come il paracadute: funziona solo se è aperta
Ti invito a tenere la mente aperta mentre esaminiamo l'importanza del lavoro.

Come probabilmente sai, la mente di alcune persone è come il cemento: tutta rimescolata e stabilmente bloccata. Eppure sappiamo che la mente è come un paracadute, ossia funziona solo quando è aperta. Sappiamo anche che puoi inviare un messaggio a quarantamila chilometri di distanza attorno al mondo in meno di un secondo, ma spesso occorrono anni per farlo penetrare nell'ultimo mezzo centimetro di cranio che circonda la nostra mente.

Molte volte ho visto persone sinceramente motivate ed entusiaste riguardo a una filosofia che promette loro premi maggiori nella partita della vita. Rivolgono attenzione alla bellezza, alla felicità, alle gioie, a una sana

Le caratteristiche di un vero leader

Aiutare l'organizzazione a raggiungere gli obiettivi significa
arrivare a mete più ambiziose e più alte
Abbiamo più volte parlato della differenza tra manager e leader. Abbiamo anche parlato delle 4 E del leader (clicca qui per leggere l'articolo) e delle caratteristiche dei manager. Oggi voglio parlare delle caratteristiche che devono avere i veri leader per essere efficaci e come si fa a riconoscerli.

Possiamo sintetizzarle con i punti di seguito indicati:

  • i leader efficaci fanno leva sul carattere e sull'integrità. I leader migliori sono i più affidabili;
  • i leader efficaci hanno un forte senso del business. Hanno un fiuto naturale per il business, una "pancia" che li guida validamente;

Avere stima di se stessi per avere stima degli altri

L'autostima ci porta a vedere in maniera diversa la realtà,
e questo non significa vivere nel paese dei balocchi
La parola stima deriva dal latino estimare che significa valutare. Quindi per stima di sé intendiamo il valore che ogni individuo da a se stesso. Secondo alcuni studiosi, André e Lelord la stima e l'autostima dipendono dall'equilibrio di tre fattori:

  • l'amore di sé;
  • la visione di sé;
  • la fiducia di sé.
L'amore di sé: è un sentimento incondizionato per noi stessi che ci permette di apprezzarci nonostante i limiti e difetti. Ci aiuta a superare le difficoltà e consente di riprenderci dopo aver fallito, senza impedirci di soffrire. L'amore di sé è la base della stima in se stessi e dipende in buona parte dall'amore che abbiamo ricevuto dalla nostra famiglia quando eravamo piccoli. Si traduce nel rispettare se stessi qualunque cosa accada.

Lavoro e integrità

Molto vero: "Non esistono pranzi gratis".
A prescindere dal "come si dice", la regola vale
per tutta l'umanità
Molti anni fa, un sovrano anziano e saggio riunì i suoi consiglieri e dette loro un incarico: "Voglio che raccogliate per me la sapienza di tutti i tempi in un libro, cosicchè possiamo lasciarlo ai posteri". I consiglieri si congedarono e lavorarono per molto, molto tempo. Infine ritornarono con dodici volumi e proclamarono con orgoglio che quella era davvero la sapienza di tutti i tempi. Il re guardò i dodici volumi e disse: "Signori, sono certo che questa sia la sapienza di tutti i tempi e contenga la conoscenza che dovremmo lasciare all'umanità. Però è così lunga che temo che la gente non la legga. Riassumetela". Di nuovo, i saggi lavorarono a lungo e di buona lena prima di tornare con un unico volume. Però il re sapeva che era ancora troppo lungo, perciò ordinò loro di riassumere ulteriormente l'opera. Essi ridussero il volume a un capitolo, poi a una pagina, poi a un paragrafo e infine a una frase. "Signori" disse il re, "questa è davvero la sapienza di tutti i tempi, e non appena tutti gli uomini impareranno ovunque questa verità, la maggior parte dei nostri

Cosa occorre al venditore per essere ottimista? La positività

Per avere successo nelle vendite, non serve la palla
di cristallo. Basta l'ottimismo
Per agire nell'ambito delle relazioni di mercato occorre essere dei venditori ottimisti, persone che abbiamo in testa un si, che pensino a cosa si possa fare, a che cosa sia giusto e funzioni, che ritengano che il successo nella relazione con il cliente dipenda dalla propria abilità di capire i bisogni e di avvicinarlo al prodotto nel modo migliore.

Se appartenete a questa categoria, siete sicuramente sulla buona strada e dovete continuare a procedervi con impegno e convinzione. L'ottimismo è l'elemento essenziale del successo nella vendita: senza fiducia, entusiasmo, determinazione, positività e speranza non si possono ottenere risultati efficaci.

L'ottimismo è un'attitudine che si apprende, uno stile che dipende dal modo con cui interpretiamo gli

Concentrarsi sulle cose fa fare.

Affidereste il vostro futuro a una persona che gestisce
le sue cose in questo modo?
Quante volte siete entrati in un ufficio e avete visto una scrivania carica di lavoro da svolgere?. E ricoperta di cose da ogni tipo: dal giornale di ieri, dalle emergenze di oggi, dalle dichiarazioni dei redditi dell'anno scorso, dalle previsioni di vendita del mese prossimo, ecc. Tu e il proprietario della scrivania fate lo stesso commento: "Si capisce quando una persona è indaffarata..."

Puoi anche capire qualcosa sul reddito di quella persona dietro la scrivania. Quasi senza eccezioni, se la scrivania è invasa da pile di documenti ed è in disordine, siamo dinanzi a una persona che non guadagna molto. Alcune eccezioni importanti potrebbero essere scrittori, venditori, direttori commerciali, e imprenditori che pensano e pianificano lontano dalla scrivania. Ora, una scrivania in ordine non implica necessariamente un alto reddito, ma la stragrande maggioranza delle persone che guadagnano molto hanno una scrivania in ordine.

La gestione della carriera e delle competenze

Sta a noi decidere per il nostro futuro. Pensare di mantenere
le posizioni acquisite, non ti fa crescere
Il mondo sta cambiando velocemente e il mondo del lavoro cambia con esso. Molti anni fa, persone con grandi competenze matematiche e grandi capacità analitiche facevano i calcoli necessari alle tabelle attuariali, alle traiettorie balistiche, ecc. Queste professioni, oggi, non esistono più e tale lavoro è stato relegato a "macchine" chiamate computer.

Anche i ruoli manageriali sono stati toccati dai cambiamenti. Oggi, lo stile autoritario e il controllo stanno lasciando spazio alla collaborazione tra manager e subalterni. Il potere decisionale viene portato a livelli inferiori. Molte attività vengono svolte da team di lavoro. E le società si aspettano che tutti, dirigenti compresi, producano di più con meno risorse.

I buoni risultati derivano dalle buone abitudini

Acquisire delle sane abitudini produce ottimi risultati
anche nel lavoro. Un esempio: prova a sorridere...
La cortesia, la felicità e l'entusiasmo sono tutte buone abitudini. Puoi "obbligarti" a essere cortese, felice ed entusiasta con ogni persona che incontri. Dopo che ti sarai costretto ad adottare questi atteggiamenti per un breve periodo, subentra l'abitudine.

Sorridere è un'abitudine. Forse, ogni tanto, qualcuno ti dirà che gradisce solo sorrisi sinceri, ma una volta che avrai fatto l'abitudine, il sorriso diventerà sincero. Noi non sorridiamo perchè siamo felici, siamo felici perchè sorridiamo.

Un altro motivo significativo per cui dovremmo imparare a sorridere è che le persone reagiscono a seconda del modo in cui noi "agiamo" verso di loro. Sorridi e ti sorrideranno a loro volta. Fa il grugno, e anche loro faranno il grugno.

Vecchi bisogni, vecchie abitudini. Nuovi bisogni, nuove abitudini

La tua alimentazione da atleta, cambia quando non lo
sei più, quindi cambiano anche le tue necessità alimentari
Molte volte l'individuo può essere spinto a riconoscere che le motivazioni per cui ha contratto quell'abitudine non esista più.

Per esempio, forse abbiamo cominciato a fumare, giocare d'azzardo, bere, usare droghe, a causa dell'insicurezza e del bisogno di essere accettato dal gruppo di coetanei. Quando ne prendiamo coscienza e ci si crea una sana immagine di sè, ci siamo liberati dal motivo che ci ha indotto ad assumere queste abitudini distruttive e abbiamo più probabilità di riuscire a interromperle.

Un atleta, per esempio, brucia un'enorme quantità di energia e ha bisogno di una grande quantità di cibo. Però quando l'attività fisica diminuisce, il bisogno di mangiare molto cibo non esiste più, ma l'abitudine vecchia di mangiare troppo si è ormai consolidata.

Eliminare le abitudini distruttive

In generale, chi ha delle cattive abitudini nella vita
personale, ce le avrà anche nel lavoro. Quella più
comune è la mancanza di autodisciplina
Esaminiamo ciò che possiamo fare per eliminare un'abitudine distruttiva, che si tratti dell'obesità, dei ritardi abituali, del fumo, dell'irascibilità, dell'alcolismo, del disordine del non avere obiettivi, del non lavorare con ordine e diligenza, ecc.

La prima cosa, e quella più importante, che devi fare è decidere che vuoi eliminare quel vizio. E' una decisione che puoi prendere solo tu. Senza questa motivazione da parte tua, nessuna persona o metodo avrà un impatto significativo.

Se qualcun altro parla con te per convincerti, è assai probabile che tu inizi, forse, ma il tuo sforzo sarà passeggero (ricordatelo, in genere non raggiungi l'obiettivo di qualcun altro). Molte volte finisci per

Un morso alla volta

Le cattive abitudini spesso sono frutto di
un atteggiamento sbagliato
Mangiare troppo è un'abitudine, un'abitudine che a volte è radicata così profondamente che molte persone non sono consapevoli della quantità di cibo che consumano. Forse tutto è iniziato per via di genitori benintenzionati ma disinformati che, pensando di amare il proprio figlio, lo invogliano a mangiare e a ingozzarsi, proprio per dare al figlio tutto ciò che possono dare.

Il gruppo della mia età, e anche quelli più grandi di me, ha prodotto molti "ciccioni" in quanto i genitori della mia generazione dovevano lottare molto per guadagnarsi da vivere e il cibo rappresentava sicurezza.

Pensavano che fosse un peccato sprecare il cibo (e in realtà lo è), perciò molti genitori esortavano i figli a "ripulire il piatto". Questo cibo aggiuntivo assunto regolarmente provocava un aumento di peso di alcune decine di grammi alla settimana.

Se prendi 30 grammi al giorno, ingrassi di 10 Kg all'anno. 30 gr. non sono molti, ma 10 kg. sono tanti.

Come e perché migliorare

Trasformare i "tempi morti" della nostra giornata,
ci rende persone "vive"
Oramai dovreste essere convinti, dopo tutte le mie energie spese, che tutto ciò che inseriamo nella nostra mente è estremamente importante per me, per te, per il nostro futuro. Perciò ovviamente è: "come nutro la mia mente? Quando trovo il tempo di consumare questi pasti mentali, visto che corro già soltanto per fare le cose che devo fare?". Voglio rispondere chiedendovi se avete mai sentito parlare del taglialegna che continuava a produrre sempre meno perchè non si prendeva il tempo di affilare l'ascia?!?!

Pensa un po': l'uomo, mediamente, spende più di 500 € all'anno, e molto più tempo di quanto ammetta, per abbellire "l'esterno" della testa (rasature, taglio, gel, lozioni, balsami, ecc). Nessuno sa quello che la donna media spende per fare le stesse cose. Domanda: "Non sarebbe sensato dedicare almeno altrettanto tempo e denaro per abbellire l'interno della testa?"