Definire gli obiettivi della comunicazione

Più importante di cosa dire è come dire
Preparare un discorso, è un'operazione complessa.

La prima attività  necessaria consiste nella definizione precisa dell'obiettivo o degli obiettivi del discorso.
L'obiettivo non deve descrivere che cosa farà chi parla (spiegare l'argomento A, informare del fatto B, convincere qualcuno a presentarmi il suo conoscente C) ma piuttosto che cosa faranno gli interlocutori dopo averlo ascoltato (aver compreso e memorizzato l'argomento A, essere in grado di riferire il fatto a B, correre a telefonare al loro conoscente C).

Definendo l'obiettivo in modo corretto, la nostra mente si prepara ad affrontare il discorso in modo congruente. Per esempio se il professore del liceo definisce il proprio obiettivo "spiegare bene il teorema di matematica ai suoi alunni", probabilmente si concentrerà solo sui termini da usare, sul flusso della dimostrazione, sull'esattezza delle formule. Se invece il professore si pone come obiettivo il fatto che gli studenti comprendano e poi ricordino per sempre il teorema, si farà anche altre domande:
"Come faccio a conquistare la loro attenzione?", "Come faccio a garantirmi che comprendano bene tutti i passaggi?", "Come faccio ad assicurarmi che memorizzano le formule?". E' vero che a queste domande non sempre si riesce a trovare risposta immediata, tuttavia senza le domande corrette, risulterà più complesso trovare risposte congruenti.

Il bravo manager è colui che presenta in modo perfetto gli scenari che hanno suggerito il piano strategico adottato dall'azienda o colui che fa in modo che le scelte siano condivise dai collaboratori. Analogamente il buon professore è colui che stimola gli studenti nel loro apprendimento e rende appassionante la lezione.

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