Le sconfitte come gradini del SUCCESSO

Mostrare le ferite era un'orgoglio. Significava aver vinto

La domanda che viene da pormi quando parlo con un venditore o con un agente o con un sales rap, se e come abbiano reagito queste figure davanti alle difficoltà.

Il leader (non è solo colui che è già arrivato al successo ma anche chi ha deciso di arrivarci) è consapevole che chi agisce incontra più sconfitte che vittorie. Come più volte detto nei vari articoli su questo blog, il venditore incontra più NO che SI!

Il successo è la tappa finale di un percorso fatto di tante sfide che si possono vincere o perdere.

Immaginate un ipotetico campionato del leader, in cui per arrivare alla vittoria finale si giocano una serie di partite, ma a differenza di una partita di calcio, ogni volta che si esce sconfitti da una sfida non si rimane allo stesso punteggio. Le sconfitte sono esperienze che arricchiscono e danno punti validi per la classifica del campionato da leader. In questo senso sono degli scalini per avanzare verso la meta.


Fallire significa aver provato. Fallire significa imparare cosa abbiamo sbagliato. Fallire significa crescere.
Purchè ogni fallimento dia la spinta a un nuovo tentativo.

Anche un chilometro inizia con un passo da 50 cm e lungo il cammino si possono incontrare ostacoli, si può inciampare e cadere. L’importante però è trovare la forza di rialzarsi e proseguire con passo più deciso, evitando di mettere il piede in fallo. Il successo può trovarsi dietro il prossimo ostacolo, ma noi non possiamo mai saperlo se prima non lo superiamo. Le sconfitte hanno valore perché costruiamo la nostra esperienza.

Gli antichi guerrieri mostravano con orgoglio le ferite che erano state inflitte loro durante le battaglie, ne andavano fieri e il popolo li rispettava per ciò che quelle ferite rappresentavano. Ogni segno sul corpo era una sofferenza ma anche la forza di chi si rialza, il coraggio di chi non molla, l’esperienza nella lotta.

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