Lasciare il team da solo, a operare in azienda è l'errore più catastrofico che l'azienda e il suo top management possano fare |
Chi ha la responsabilità di creare un team deve considerare i seguenti fattori aziendali:
- Il sostegno della leadership. Il sostegno del top management o della proprietà è essenziale. Essi assicurano le risorse, e aiuta a inserire nel team le persone giuste. Inoltre essi proteggono da quei manager (o reparti interi) che per un motivo o per l'altro, sfruttando il loro potere, potrebbero boicottare gli sforzi del gruppo.
- Una struttura non gerarchica. Il lavoro in team ha più probabilità di riuscita se l'organizzazione non si conforma a una rigida struttura gerarchica. Perché? Perché le strutture non gerarchiche promuovono lo sviluppo delle abitudini tipiche del team: in particolare la disponibilità a condividere le informazioni, la collaborazione al di là delle barriere organizzative e dalle conoscenze specifiche dei dipendenti.
- Sistemi di incentivazioni appropriati. Prima di creare un team, le aziende che muovono i primi passi in quest'ambito devono prendere in esame i loro sistemi di incentivazione; esse devono trovare, nei loro incentivi, un diverso equilibrio tra la riuscita individuale e quella del team. Questa è una delle sfide più impegnative per chi sponsorizza un team.
- Esperienza di lavoro in team. Il team trae grande vantaggio quando l'azienda a cui appartiene e i suoi membri hanno già esperienza nel lavoro in team. L'esperienza aiuta a capire cosa funziona e cosa non funziona, come organizzarsi al meglio sulla base di un obiettivo, come collaborare e come cambiare il team in diversi momenti del suo ciclo vitale.
Lavorare in team, significa saper cogliere delle opportunità. Oggi tutte le aziende cercano persone che sappiano lavorare come componenti di una squadra, ma molte volte sono proprio le aziende e i loro manager che non hanno compreso le modalità di lavoro in team.
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