L'impresa è green.

Da diversi anni i temi ecologisti, l’eco-sostenibilità e la compatibilità ambientale hanno occupato ampi spazi nel nostro quotidiano; dalla raccolta differenziata ai dibattiti televisivi, sui quotidiani e sul Web.

          Non ci si meraviglia dunque se anche il marketing virerà… al verde per sposare l’avanzante cultura ecologista e creare un avvicinamento alla comunicazione e alla  pubblicità “sostenibile”.

Su cosa verte l’attività di chi sviluppa green marketing? Come ogni buon pubblicitario-comunicatore, questa nuova figura manageriale dovrà far entrare nella quotidianità la sensibilità verso i prodotti che rispettano standard di qualità e sostenibilità ambientale. Ovvero, fargli ruotare attorno un business.

Ma, ad oggi, qual è la forza di penetrazione dei prodotti che rispettano l’ambiente degli italiani? Secondo uno studio condotto dall’Istituto Eurisko, l’ambito “verde” interessa gli italiani addirittura al pari della disoccupazione: 90% il risultato delle mille intervistati effettuate in un panel 18–64 anni.         Ed una larga fetta (74%) constata l’arretratezza del Paese in tale ambito, e viene sottolineata  l’importanza della diffusione di tali concetti attraverso gli organi di informazione.

Una questione d’interesse, e dove c’è interesse c’è business. Può un accorto piano marketing del futuro prossimo non tenerne conto?

Inoltre, questo nuovo percorso creerà inevitabilmente nuove figure professionali, pertanto nuovi posti di lavoro.


E sempre l’autorevole giornale rosa mette in guardia: non è tutto oro quello che luccica http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/dossier/Italia/2009/commenti-sole-24-ore/30-agosto-2009/green-economy.shtml)

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