Come gestire i collaboratori "C"

Le aziende sono fatte da uomini. Uomini migliori uguale
aziende migliori. Un mulo non diventerà mai un cavallo
Ogni organizzazione ha una sua distribuzione di performer e non tutti i dipendenti sono promuovibili. Al vertice ci sono i lavoratori con una performance "A", i cui contributi sono eccezionali. Le persone con una performance "B", invece, svolgono il loro lavoro molto bene, mentre i collaboratori con una performance "C" fanno il lavoro in modo appena accettabile.

È stato riscontrato che i contributi alla crescita del profitto di questi gruppi di persone erano molto diversi tra di loro. Mediamente i manager A generavano profitti dell'80% in una società e del 130% nell'altra. I manager C nelle stesse società non generavano alcun profitto. Questo ha fatto sorgere la domanda su dove dovrebbero concentrarsi le risorse per lo sviluppo delle capacità di carriera. Sicuramente ha un senso fare degli investimenti gestiti bene nello sviluppo di persone con performance A e B, ma che cosa fare con le persone con performance C? Bisogna investire nel loro miglioramento o semplicemente rimuoverle?


Alcune aziende sfoltiscono regolarmente le loro file di manager con performance C, mentre altre cercano di spingerli leggermente più in alto. Ma la maggior parte non fa niente per affrontarli. Il costo di quest'indifferenza è alto in termini sia di defezione da parte dei collaboratori validi sia di mancato incremento di profitto.

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