Fare il leader quando non siete il capo

Non è il titolo a fare il vero manager
Se siete come la maggior parte dei manager, vi troverete spesso in situazioni dove avete la responsabilità ma non l'autorità per fare il lavoro. Forse siete a capo di un team inter-funzionale (logistica, back office, produzione, ecc.) i cui membri non rispondono a voi. O forse dovete dirigere un gruppo di venditori esterni. In altri casi disponete dell'autorità nominale, ma vi accorgete che i vostri collaboratori tendono a non rispondere alle vostre direttive. Quando non disponete dell'autorità di comando, non potete dare ordini o impartire direttive e compiti diretti. Tuttavia dovete dirigere.


E dunque, cosa bisogna fare? Alcuni studiosi del concetto di leadership hanno delineato degli approcci appositamente per questa situazione dove viene sostenuto che bisogna difendere l'approccio per dirigere con la persuasione, affermando che i manager efficaci evitano di dare delle direttive.

La vera leadership, naturalmente, non è mai stata questione di autorità. I leader sono efficaci quando le persone che li circondano li riconoscono come tali. Il titolo non fa il leader; il vero leader si distingue grazie ai suoi attributi, atteggiamenti e comportamenti.

Tutti conoscono il leader carismatico. Ma ciò che serve alla maggior parte degli aspiranti leader non è il carisma. Essi hanno bisogno di virtù più mondane: la fama di uno che lavora sodo, una reputazione di integrità, idee interessanti, affidabilità, insomma percepito come qualcuno che ha fatto i suoi compiti.

Voi avete fatto sempre quello che avete promesso? I vostri colleghi vi pensano come una persona che racconta sempre la verità e ammette i propri errori. Siete voi i primi a capire che cosa non funziona e a formulare un nuovo approccio?

Questi comportamenti da soli non vi renderanno un leader, ma in mancanza di questi non potrete neanche mettervi in gara.

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