La rotture di stock

La rottura di stock è un serio problema sia per il produttore
che per l'insegna GDO o GDS. Determina un abbandono
al brand da parte del consumatore finale
Analizziamo più in dettaglio il fenomeno dello stock out a scaffale.

Recenti indagini hanno evidenziato il comportamento del consumatore di fronte al fenomeno della rottura di stock. Se nel breve periodo il consumatore si limita a cercare e ad acquistare un prodotto sostitutivo, dalle stesse caratteristiche, indirizzando la preferenza verso un altro brand, qualora il fenomeno dello stock out finisse per ripetersi il consumer finirebbe per perdere la fiducia nell'insegna della GDO decidendo di cambiare negozio. Se al primo stock out il 69% dei consumatori opta per un brand sostitutivo, mentre il 31% cerca il prodotto altrove abbandonando l'insegna, al terzo stock out la percentuale si ribalta e il 70% dei consumatori decide di abbandonare il negozio, facendo venire meno il rapporto di fedeltà che si era creato.


Da queste caratteristiche emerge chiaramente che la rottura di stock è una pericolosa inefficienza per il punto vendita della GDO e della GDS che mina alle fondamenta la relazione con la propria customer base.

Le cause dell'out of stock sono imputabili alla logistica e in particolare alla inefficienza connessa con la gestione del magazzino (nel 60% dei casi) e dei cicli di riordino. Inoltre è proprio attraverso l'attento controllo delle fasi di approvvigionamento che il distributore garantisce al cliente la qualità dei prodotti commercializzati. Nella GDS, dove ancora non sono molto sviluppate le marche dei produttori, l'insegna è la reale garanzia di qualità per il consumatore. Se infatti il distributore non soddisfa il cliente in termini di qualità dei prodotti offerti o non riesce a proporre alternative di prezzo nelle varie categorie merceologiche, allora anche la qualità del servizio offerto viene percepita come inadeguata.

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