Da una decisione complessa a più decisioni elementari

Non esistono fallimenti ma soltanto modi sbagliati
di fare le cose
Spesso ci sentiamo frastornati da qualche importante decisione come quella di trasferirci, di cambiare lavoro, di attuare un piano marketing, di iniziare la produzione di una nuova linea di prodotto o cose di questo genere.

Tendiamo a considerarla come una biforcazione della strada, o vai a destra o vai a sinistra. E troppo spesso la gente, giunta al bivio, si ferma esitante, paralizzata dal timore di impegnarsi irrevocabilmente in una direzione o nell'altra, in un successo senza fine o in un fallimento totale, in una svolta totale della propria vita. insomma.

Tuttavia, non è raro il caso che il problema possa suddividersi in una serie di decisioni limitate, con un circolo continuo di feedback.

Forse potreste prendervi una settimana di ferie e passarla nella nuova città se state pensando di trasferirvi o di cambiare lavoro, il che vi darà la possibilità di dare un'occhiata alla nuova zona in cui andrete ad abitare o di farvi un'idea dell'ambiente aziendale e dell'aria che tira nell'azienda in cui state pensando di ricollocarvi.

Compiere piccoli passi non rende inevitabile il passo più impegnativo, in quanto avete mantenuto aperte diverse opzione. Se state decidendo l'inserimento di un nuovo prodotto e questo comporterà un investimento notevole in risorse umane e in impianti per la produzione e non volete impegnarvi senza avere una ragionevole certezza di successo, nonostante i test svolti vi abbiano indicato che la strada da intraprendere è quella, potete sempre affidare a terzi una produzione pilota e iniziare la commercializzazione. Ciò vi permetterà di verificare l'efficacia dei test svolti senza avervi impegnato in modo irreversibile.

E ricordatevi sempre e comunque che "non esistono fallimenti ma soltanto modi sbagliati di fare le cose".

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